LAVORATORI UNICOOP DEI MAGAZZINI DI SCANDICCI & SESTO FIORENTINO
lavoratoriunicoop@hotmail.it _________________________________________

VERBALE ASSEMBLEA 18 GIUGNO 2007


SPETT UNICOOP FIRENZE


DIR LOGISTICA SIG COVELLI MARCO

P.C.
Segretaria FILCAMS BONORA CARLA
Segretario FISASCAT CAROFRATELLO SALVO
Segretario UILTUCS LOMBARDO ERNESTO


In data 18/06/2007 si è svolta presso il CEDI di Scandicci un assemblea dei lavoratori riguardanti i reparti GV, Riordino, Uff bolle, Ric merci e Mag Meacci con ordine del giorno: PROGETTO AZIENDALE RIGUARDANTE IL REPARTO GV (assemblea del 14/05/2007). L'assemblea si è tenuta alla presenza dei segretari provinciali di categoria CGIL, CISL, UIL. E' emerso quanto segue:

1) Necessità di verifica degli organici relativi a mansioni e reparti che nell'accordo di luglio 2001 erano espressamente di pertinenza dei dipendenti Unicoop.

2) Si richiede un incontro tra Unicoop Firenze e le org. sindacali provinciali sui piani di sviluppo della cooperativa relativi alla logistica.

3) Si richiede il pieno rispetto degli accordi fin qui sottoscritti.

4) si rinnova la richiesta diincontro con le R.S.U. di magazzino in materia di: verifica trimestrale per il salario variabile 2007, chiarimenti specifici sul salario variabile erogato nel 2006.

5) Si richiede una maggiore attenzione in merito alla sicurezza (legge 626) per tutti i dipendenti Unicoop Firenze e lavoratori esterni.

E' opinione comune delle R.S.U., dei lavoratori e segreterie provinciali che la dovuta presa in considerazione dei punti spra elencati contribuirà positivamente alla ricostruzione di proficue relazioni sindacali future.

Saluti.

La R.S.U. del Magazzino.
.

14 FEBBRAIO 2007: CGIL INVIA UNA LETTERA ALLA DIREZIONE UNICOOP PER LA VERIFICA DA PARTE DEGLI ORGANISMI AZIENDALI PER IL RISPETTO DELLA 626



FEDERAZIONE ITALIANA
LAVORATORI COMMERCIO
TURISMO SERVIZI




Spett.le Direzione Generale
UNICOOP FIRENZE
Alla cortese attenzione di
- Biancalani Amm.re Delegato
- Forconi Dir. Risorse Umane
- Covelli Resp. Magazzini

LORO SEDI

Firenze, 14 Febbraio 2007

La scrivente O.S., a seguito di ripetute segnalazioni da parte sia dei lavoratori che del proprio R.L.S., chiede che venga fatta una verifica dagli Organismi Aziendali preposti affinchè tutte le norme relative al rispetto della legislazione vigente in materia di sicurezza nei luoghi di lavoro, siano correttamente applicate, anche e soprattutto per quanto riguarda l'appalto alla CFT così come previsto dall'accordo del luglio 2001.

Al fine di evitare e soprattutto prevenire i ripetuti infortuni sul lavoro che si sono verificati negli ultimi tempi, probabilmente anche a causa della scarsa/inefficace formazione che i lavoratori "in appalto" hanno ricevuto, riteniamo opportuno che detta verifica sia effettuata con la massima urgenza.

Rimanendo a vostra disposizione per qualsiasi chiarimento, porgiamo distinti saluti.



Per la Segreteria della FILCAMS CGIL Firenze
Carla Bonora
.

26 GENNAIO 2007. NUOVO ORDINE DI SERVIZIO PER CAMBIO SEDE LAVORATIVA

26 Gennaio 2007 . 13 lavoratori del magazzino di Scandicci ricevono un nuovo ordine di servizio che li obbliga a trasferirsi al magazzino distribuzione merci di Sesto Fiorentino, già appaltato da Unicoop senza nessun accordo sindacale e disappaltato per l'occorrenza.

vedi documento

PIANO AZIENDALE DEL 30.03.2006

Questo è il verbale della riunione tenutasi il 30 marzo 2006 tra la direzione del Centro distribuzione merci di Scandicci e le RSU del magazzino.

vedi documento.

INTERROGAZIONE COMUNALE 776/2005


Interrogazione comunale 776/2005 - Situazione lavoratori Magazzino Unicoop Firenze
Ascolta la risposta in aula - seduta del 2 febbraio 2006

http://consiglio-online.comune.firenze.it/webtv/cmweb.dll/clip?SE=134&ODG=15&CLIP=&AN=2006
vedi documenti:
- testo
- risposta

DOCUMENTO DELL'ISPETTORATO DEL LAVORO


Documento prodotto dalla verifica sulla controversia in atto richiesta all'ispettorato del lavoro dai lavoratori del magazzino dei "Pratoni" rappresentati da UGL. (18 agosto 2005)


Vedi documento

TERZO VOLANTINO...

...distribuito dai lavoratori del magazzino dei Pratoni fuori dai punti vendita a dipendenti, soci e clienti.


VERTENZA
CONTRO
UNICOOP

I LAVORATORI DEL MAGAZZINO DI SCANDICCI IN LOTTA CONTRO L'AZIENDA CHE HA DECISO D'APPALTARE L'INTERO MAGAZZINO, HANNO DECISO DI PROCEDERE LEGALMENTE.

"PERCHE' LA DIGNITA' HA UN VALORE IN UNICOOP"

E PER FARE IN MODO CHE NON SI RIPETA PIU' UN AZIONE UNILATERALE A SCAPITO DELLA QUALITA' DELLA VITA DEI LAVORATORI DI UNICOOP FIRENZE.

R.S.U. MAGAZZINO UNICOOP
LAVORATORIUNICOOP@HOMAIL.IT


LETTERA ALLA DIREZIONE UNICOOP PER PROBLEMATICHE DEL MAGAZZINO


Spett.le Unicoop Firenze
Alla Presidenza
Sig. Turiddo Campaini
All'Amm. Delegato Gest. Com.
Sig. Golfredo Biancalani
Alla Direzione Risorse Umane
Sig. Piero Forconi
Alla Direzione Logistica
Sig. Marco Covelli

Scandicci, 16 Giugno 2005


Oggetto: Ns. lettera per problematiche del Magazzino

Con questa nostra, vogliamo esprimere in nome dei lavoratori del magazzino di Scandicci tutto il loro malcontento per la situazione "particolare" che nelle ultime settimane persiste nei vari reparti.

Nonostante ultimamente si siano azzerate le buone relazioni sindacali, noi con il nostro senso di responsabilità che ci ha sempre contraddistinto, vogliamo farVi presente i vari problemi che necessitano urgentemente una soluzione.

In tutti i reparti abbiamo rilevato:

- Problemi di radiofrequenza
- Carenza attrezzature (pistole laser, videoterminali, antenne, carrelli e muletti)
- Rischio igiene sanitaria e sicurezza sul lavoro (scaffalature pericolanti, pavimento dissestato, segnaletica e viabilità da ridefinire)
- Mancanza di un organico sufficiente
- Il mancato rispetto dell'utilizzo delle scarpe antinfortunistiche come da legge 626/94

Quindi noi vogliamo capire se questa situazione è degenerata per cause di forza maggiore o per una precisa strategia aziendale di riduzione dei costi a scapito della qualità del lavoro.
Nell'attesa di una Vostra pronta risposta vi porgiamo i nostri più cordiali saluti.

R.S.U. Magazzino Unicoop Scandicci



CONSULENZA LEGALE DEL PROF. AVV. PAOLO FANFANI


25 marzo 2005

Oggetto: PF/rm Parere pro veritate (ESL n.2646)


Parere pro veritate

Nel rapporto di lavoro a tempo pieno il potere di distribuire durante l'arco della giornata il tempo di lavoro è, in linea di principio, riservato al datore di lavoro; si ritiene infatti che il relativo potere rientri nelle prerogative d'impresa ed in particolare nel potere organizzativo e direttivo dell'imprenditore (artt. 2086 e 2094 c.c.) (in tal senso vedi ad es. Trib. Bergamo, 29 mar. 1991, in Or. Giur. Lav. 1991, p. 855).
Le uniche restrizioni che si possono giustificare nell'esercizio di tale potere imprenditoriale stanno nell'obbligo di correttezza contrattuale nel senso che le eventuali modifiche dell'orario debbono essere comunicate con un congruo preavviso (in tal senso Pret. Pavia, 27 genn. 1987, in Riv. It. Dir. Lav. 1987, II, 336).
Da ultimo nemmeno il recente d.lgs. 08 apr. 2003, n.66 di attuazione delle direttive comunitarie 93/104 CE e 2000/34 CE concernenti taluni aspetti dell'organizzazione dell'orario di lavoro, non contiene disposizioni in materia di dislocazione dell'orario di lavoro .
Se dunque, in linea di principio, possiamo ritenere che il datore di lavoro abbia ampia possibilità di mutare la dislocazione del tempo di lavoro nella giornata lavorativa diurna (che ai sensi dell'art. 1, 2° co., d.lgs n°66 del 2003, prevede un periodo di 17 ore di lavoro che escluda comunque le ore dalle 24.00 alle 5.00 ) tuttavia la contrattazione collettiva dei vari settori può dettare norme restrittive di tale potere imprenditoriale; ed è esattamente il caso del c.c.n.l. del settore interessato che, all'art. 89, stabilisce che "la distribuzione dell'orario di lavoro sarà concordata in sede aziendale sulla base di quanto previsto dall'art. 14……".
L'espressione "concordata" non può significare altro che eliminazione del potere di determinazione unilaterale dell'orario di lavoro da parte del datore di lavoro il quale non potrà quindi intervenire per modificare assetti orari precedentemente stabiliti se non previo "accordo" con i soggetti sindacali di cui all'art. 14.
I soggetti sindacali previsti dall' art. 14 sono poi costituiti dalle RSU "unitamente alle Organizzazioni sindacali firmatarie competenti per livello" .
Quanto sopra si è detto riguarda esattamente il caso "Unicoop"; tale realtà, prima dell'accordo del lug. 2001, prevedeva un orario di lavoro predisposto su due turni; con quell'accordo la Unicoop ottenne l'assenso delle OO.SS. ad "esternalizzare" mediante affidamento in appalto, un terzo turno "notturno"; in quel'occasione la Unicoop si impegnò a mantenere i livelli occupazionali mediante eventuale ricollocazione all'interno del centro distribuzione; in particolare niente si osservava in relazione ai turni del mattino e del pomeriggio che pertanto rimanevano inalterati.
Nel novembre del 2004 la Unicoop convocava la RSU per comunicare ufficialmente l'intenzione di concentrare in un unico turno mattutino tutti i dipendenti Unicoop dei due turni esistenti e di spostare il "turno appaltato" al pomeriggio (in realtà è poi avvenuto che tale turno si è poi "esteso" anche a tempi di lavoro successivi fino ad occupare spazi che già erano riservati al turno notturno)..
Questa decisione aziendale semplicemente "comunicata" alla RSU e non concordata (nemmeno dalle OO.SS. locali), è stata contestata e rifiutata nell'assemblea dei reparti coinvolti.
Appare dunque evidente che la decisione della Unicoop di cambiare l'orario di lavoro dei turnisti confermandolo nell'unico turno mattutino, è stata presa in violazione dell'art. 89 c.c.n.l. la quale prevede che "la distribuzione dell'orario di lavoro (quindi, anche i turni, n.d.r.) sarà concordata in sede aziendale …..."; di fronte ad un assetto dell'orario di lavoro distribuito su due turni, la concentrazione in unico turno costituisce mutamento della distribuzione dell'orario di lavoro" che non può essere unilateralmente adottata dal datore di lavoro se non previo "accordo" che nel caso di specie non c'è stato.
Quanto si è sopra osservato non è contraddetto da quanto risulta nell'accordo collettivo aziendale dove è prevista la materia "dell'orario di lavoro: durata e dinamiche"; tale previsione riguarda solo l'individuazione dei soggetti "interlocutori" e non l'effetto del relativo incontro che resta quello dell'art. 89 c.c.n.l. e cioè "l'accordo"; in altri termini il "confronto sindacale" di cui all'accordo aziendale, per avere effetti sulla modifica dell'orario di lavoro deve portare ad un "accordo" e non è sufficiente una mera informativa o consultazione.
Le conseguenze di tale stato di cose appaiono duplici:
- sul piano dei rapporti sindacali, le OO.SS. provinciali sarebbero legittimate ad attivare la procedura per la repressione delle condotte antisindacali prevista dall'art. 28, l. n°300 del 1970 (l'atto unilaterale della Unicoop infatti, mortifica e lede l'immagine del Sindacato e ne intralcia l'attività);
- sul piano dei rapporti individuali di lavoro la direttiva aziendale si traduce nella illegittimità del suo contenuto per inadempimento di una regola contrattuale; di fronte a tale illegittimo ordine i lavoratori potrebbero ricorrere al Giudice del Lavoro per far ristabilire la situazione anteriore
Ovviamente il ricorso al Giudice del lavoro dovrebbe essere preceduto dal tentativo di conciliazione previsto dagli artt. 410 e segg. Cpc, presso la Commissione di conciliazione vertenze lavoro sedente presso la Direzione Provinciale del Lavoro di Firenze.
A disposizione per ogni eventuale chiarimento, saluto cordialmente.

Prof. Avv. Paolo Fanfani


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SECONDO VOLANTINO...

...distribuito dai lavoratori del magazzino dei Pratoni fuori dai punti vendita a dipendenti, soci e clienti.


VERGOGNA

UNICOOP FIRENZE NONOSTANTE IL DISSENSO DEI LAVORATORI E DELLE ORGANIZZAZIONI SINDACALI, HA FATTO UN ATTO DI FORZA APPALTANDO ANCHE UN TURNO DI LAVORO DIURNO AL MAGAZZINO DI SCANDICCI SENZA ACCORDO SINDACALE.
STAVOLTA SI E' DISTINTA IN NEGATIVO, CON UN ATTEGGIAMENTO DIVERSO RISPETTO AL PASSATO, DISDETTANDO L'ACCORDO SULLE GRADUATORIE DEI PASSAGGI DA PART-TIME A FULL-TIME, NON CONFERMANDO I LAVORATORI CON CONTRATTO A TEMPO DETERMINATO PER FAR POSTO A LAVORATORI CON CONTRATTO DI APPRENDISTATO.
INOLTRE STA UTILIZZANDO FORME DI SFRUTTAMENTO QUALI QUELLE IMPOSTE AI LAVORATORI DEGLI APPALTI.
NON HA NESSUN RISPETTO PER CHI PER ANNI HA CONTRIBUITO ALLO SVILUPPO DELLA COOPERATIVA.
LA SOLIDARIETA' E' UNA SOLA E NON DEVE RIMANERE ESCLUSO NESSUNO.

LA COOP SEI TU? E NOI CHI SIAMO?
QUESTO GIOCO NON CI PIACE, ABBIAMO ASPETTATO ANCHE TROPPO, ADESSO…

BASTA!!!!


R.S.U. del Magazzino



PRIMO VOLANTINO...

... distribuito dai lavoratori del magazzino dei Pratoni fuori dai punti vendita a dipendenti, soci e clienti.


ATTACCO
AI LAVORATORI
DEL MAGAZZINO

UNICOOP FIRENZE vuole appaltare interamente il MAGAZZINO DI SCANDICCI, senza rispettare la volontà nostra e dei lavoratori.
UNICOOP vuole ridurre i costi della logistica a scapito della qualità del servizio al cliente.
UNICOOP vuole peggiorare la qualità di vita dei propri dipendenti.
Noi non ci stiamo ad essere complici di questo progetto aziendale che danneggerà tutti; soci e clienti di UNICOOP FIRENZE compresi.

R.S.U. DEL MAGAZZINO



RIFONDAZIONE COMUNISTA RICHIEDE UN CONFRONTO PUBBLICO...

... tra lavoratori, azienda, ditta appaltatrice, rappresentanze sindacali e gli esponenti dei partiti politici.


La questione lavoro è quella che più di ogni altra richiede in questo momento risposte e soluzioni anche dal mondo politico scandiccese.
Le politiche degli ultimi anni hanno sostenuto che occorre tagliare il costo del lavoro in nome della competitività, visto che il costo del lavoro nei nostri paesi è troppo alto.
La nuova composizione del mercato del lavoro rischia, anche a Scandicci, di cercare discutibili rimedi, trasformando i nuovi posti, creati in sostituzioni di quelli distrutti nei settori tradizionali, ed inserendoli in quell'immensa area delle occupazioni a basso salario e ad elevato turnover.
Occorre oggi una forte presa di posizione da parte di tutte le forze politiche, sindacali, sociali per invertire l'attuale andamento economico con la proposizione di nuove strategie di occupazione che rispondano alla sempre più impellente necessità di contrapporre un sostenibile sviluppo locale.
Il caso Unicoop che da diversi giorni è al centro dell'attenzione, senza tralasciare le gravi difficoltà dei settori produttivi, merita un interesse particolare per cominciare a dare risposte concrete.
Per questo come PRC ci facciamo promotori di un dibattito pubblico, di un tavolo, che veda discutere i vari soggetti interessati: i lavoratori, le rappresentanze sindacali, i rappresentanti delle cooperative coinvolte Unicoop e CFT, che accanto ad esponenti dei partiti politici e dell'amministrazione locale possano trovare risposte e soluzioni al problema.
Abbiamo già ricevuto la propria adesione a partecipare da parte dei lavoratori interessati della Unicoop; invitiamo, pertanto, l'Assessore Dugini che ha la delega allo Sviluppo economico (Attività produttive, Commercio e Turismo) come rappresentante più indicato della giunta, le rappresentanze sindacali e i rappresentanti delle cooperative interessate, a darci la propria disponibilità, e a concordare, in tempi brevi, una data ed una sede dove poter svolgere questo confronto pubblico.


INFORMATIVA UILTUCS...

... sulla situazione del magazzino dei Pratoni destinata ai Punti Vendita e a tutti i lavoratori del gruppo Unicoop.


- Ai componenti del Coordinamento
dei Canali Minimercati,
Supermercati e Ipermercati
- A tutti i membri delle R.S.U.
Gruppo Unicoop Firenze E p.c.
- A tutti i lavoratori del Magazzino

Con questa nostra, siamo ad informarVi qualora nulla Vi fosse giunto a conoscenza su quanto sta accadendo nel Magazzino di Scandicci.

La Cooperativa ha dichiarato ufficialmente di volere appaltare un altro turno di lavoro e di avere progetti e volontà diverse dal passato, rispetto alla propria centrale logistica.

Il progetto della Cooperativa prevede per l'immediato l'appalto anche del turno pomeridiano di lavoro, aumentando la precarietà e riducendo sostanzialmente il numero dei dipendenti Unicoop, in una parola sola "terziarizzazione", per il momento non completa del Magazzino di Scandicci.

La R.S.U. del Magazzino unitariamente e i lavoratori dello stesso riunendosi insieme in assemblea, hanno affermato ancora una volta l'assoluta contrarietà al progetto di Unicoop.

Chiediamo quindi un coinvolgimento concreto delle R.S.U. e di tutti i lavoratori del Gruppo Unicoop, ritenendo la realizzazione di quest'ennesima terziarizzazione, sconvolgente anche per i lavoratori dei Punti di Vendita che si vedranno arrivare i lavoratori del Magazzino, i quali potrebbero impedire eventuali trasformazioni dei lavoratori part-time in full-time.

Il 23 dello scorso mese, la R.S.U. del Magazzino è stata convocata dalla delegazione di Unicoop Firenze, la quale ha dichiarato una momentanea sospensione del progetto d'appalto inizialmente illustrato ai lavoratori e ha richiesto un nuovo passaggio con il Consiglio d'Amministrazione formato dalla propria base sociale.

Nell'attesa di questo, tutto è rimandato al prossimo incontro del 10 gennaio 2005 quando capiremo la nuova eventuale posizione della Cooperativa.

Auspicando un maggior coinvolgimento sindacale e dei lavoratori Unicoop, c'impegniamo ad aggiornarVi sui prossimi sviluppi.


I delegati UILTUCS



DENUNCIA ALL'ISPETTORATO DEL LAVORO


per la vertenza sulla decisione unilaterale di Unicoop di spostare i propri dipendenti dal turno pomeridiano al turno mattutino in favore degli appalti esterni per l'accertamento della violazione all'art.89 del contratto nazionale del lavoro.


Firenze, 21.4.2005


Alla Direzione Provinciale del Lavoro di Firenze
Personale Ispettivo
viale Spartaco Lavagnini n. 9
50123 Firenze


Segnalazione ex art. 7 lett. b) D.Lgs. 23 aprile 2004 n. 124

Con la presente il signor Taddeo Albanese, non in proprio, ma quale Segretario Provinciale del Sindacato UGL, e i signori A. Z., R. S. e G. R., dipendenti Unicoop Firenze, presso il magazzino località Pratoni, Granatieri - V.le Europa, 51 Scandicci (FI)

segnalano e denunciano

al Personale Ispettivo presso la Direzione Provinciale del Lavoro di Firenze, quanto segue:

1. Il 28 novembre 2004 la UNICOOP Firenze ha convocato le RSU della Unità Locale del magazzino località Pratoni, Granatieri, ed ha loro manifestato la volontà di ristrutturare l'orario di lavoro e la turnazione, del reparto magazzino.
2. Fino ad allora il Reparto magazzino generi vari, salumi e latticini era stato strutturato in tre turni: il mattutino, il pomeridiano ed il notturno.
Sulla base di un accordo sindacale del 2001 il turno notturno è stato affidato non a personale dipendente Unicoop, ma ad una società esterna la CFT.
I
n sostanza il personale Unicoop era distribuito sui turni mattutino e pomeridiano, mentre il turno notturno era garantito da altra società.
3. Nella comunicazione del 28.11.2004 la Unicoop ha manifestato l'intenzione di sopprimere il turno notturno, ha espresso la volontà di concentrare il proprio personale nel turno mattutino ed affidare il turno pomeridiano al personale CFT.
4. A questo proposito il 2 dicembre 2004 viene convocata un'assemblea nella quale viene esposto il programma di ristrutturazione, e precisato che l'azienda ha intenzione di esternalizzare tutto il servizio riguardante la logistica.
Il tutto per un problema di costi.
5. Il 15 dicembre 2004 la RSU convoca in assemblea i lavoratori: la contrarietà alla decisione aziendale è espressa all'unanimità dall'assemblea, e la RSU la fa propria.
6. Alla fine del mese di dicembre 2004 l'azienda ha manifestata alla RSU l'intenzione di non dar seguito al progetto.
7. Contrariamente a quanto detto in precedenza, il 10.1.2005 la Unicoop ha nuovamente manifestato la volontà di proseguire nella ristrutturazione sopra indicata.
8. Senza più convocare la RSU il 26 gennaio c.a. l'azienda le invia una comunicazione in cui indica che dal giorno 31.1.2005 l'attività lavorativa dei dipendenti Uniccop operanti nell'attività di picking e stoccaggio dei reparti generi vari e salumi/latticini si svolgerà "come da orari esposti in bacheca".
9. Il 28 gennaio c.a. viene consegnato a mano (ad alcuni spedito per telegramma) a ciascun lavoratore il nuovo orario di lavoro in vigore dal successivo lunedì 31 gennaio.
Questi i fatti.
Il Contratto Collettivo applicato dalla Unicoop Firenze, però, al contrario di altri contratti, ed in deroga alla normativa generale, prevede che la modifica dell'orario di lavoro sia stabilita solo successivamente ad un accordo aziendale.
Riportiamo per esteso il testo dell'art. 89 CCNL 1999/2004
"1. La distribuzione dell'orario di lavoro sarà concordata in sede aziendale, sulla base di quanto previsto dall'art. 14, al fine di realizzare, nella sua articolazione e tenendo conto degli orari di apertura, i seguenti obbiettivi: ..."
L'azienda ha modificato unilateralmente l'orario di lavoro, senza "concordare" alcunché con la RSU.
Quest
a circostanza è stata pacificamente riconosciuta dalla RSU nelle numerose assemblee che si sono succedute dopo il 31.1.2005, e ribadita nell'ultima del 7.4.2005.
Tutto ciò premesso si fa istanza alla Direzione Provinciale del Lavoro perché attraverso il Personale Ispettivo di cui all'art. 6 D.Lgs. 23.4.2004 n. 124, accerti i fatti di cui sopra e, conseguentemente, prenda tutti i provvedimenti che riterrà opportuni, in particolare con riferimento alle violazioni di cui all'art. 7 lett. b) D. Lgs. 23.4.2004 n. 124.
Si allega
1. Ipotesi di accordo del 16.7.2001
2. Risposta della RSU alla richiesta di riforma dell'orario
3. Indizione dell'assemblea generale per il 23.12.04 (poi non tenuta a seguito della comunicazione dell'azienda di non voler procedere alla riforma dell'orario di lavoro)
4. Comunicazione a RSU dei nuovi turni di lavoro
5. telegramma inviato di cambio orario
6. Documento approvato dall'assemblea del magazzino del 5.2.2005
7. estratto ccnl
8. parere legale del Prof. Fanfani

UGL -U.T.L. Firenze
Taddeo Albanese

A. Z.

R. S.

G. R.

LETTERA ALLA DIREZIONE UNICOOP...


...da parte dei dipendenti del magazzino dei Pratoni che hanno ricevuto l'ordine di servizio per lo spostamento nel turno mattutino nella quale avvertono l'azienda che si riservano il diritto di contestare tale provvedimento con una vertenza legale data l'unilateralità della decisione presa in conflitto con l'art.89 del contratto nazionale del lavoro per le cooperative.


Lettera alla direzione Unicoop

"I sottoscritti lavoratori destinatari dell'ordine di servizio con il quale viene cambiato il loro turno di lavoro, comunicano che si atterranno a tali disposizioni in ossequio al loro dovere di obbedienza ma con la più ampia riserva di contestare nelle debite sedi tale provvedimento.
Come è noto infatti le disposizioni del ccnl chiaramente condizionano il potere della direzione di mutare gli orari ad un espresso accordo con le rappresentanze sindacali, accordo che non ci risulta intervenuto.
Invitando dunque la Direzione a rivedere la propria decisione, salutiamo distintamente."


seguono tutte le firme affiancate dal nominativo leggibile.

CONSIGLIO COMUNALE DEL 28/02/2005 ORE 15.30

sulla situazione lavoratori magazzino Unicoop Firenze (risposta in aula) - VIDEO IN STREAMING - Interventi di Di Giorgi Rosa Maria, Nencini Riccardo, Sgherri Monica


Guarda il video


03/02/2005 INDETTO SCIOPERO DI 4 ORE PER IL GIORNO 8 FEBBRAIO 2005

Firenze 3 Febbraio 2005


Documento approvato dall'assemblea del Magazzino Unicoop di Scandicci

L'assemblea dei lavoratori dei Magazzino Unicoop di Scandicci e le RSU, assieme a Filcams, Fisascat e Uiltucs Provinicali, a seguito della decisione unilaterale dell'azienda di imporre la modifica dell'accordo del 2001 attraverso "ordini di servizio", esprime netto dissenso!

L'accordo del 2001 consentì, dopo un percorso fortemente conflittuale, l'appalto del turno di notte; per i lavoratori del magazzino, l'accettazione di quell'intervento fu considerata un limite da non superare (invece il numero dei lavoratori dell'appalto è già oltre l'accordo), non volendo che si determinasse quanto già avvenuto in tutta la logistica della concorrenza, ormai definitivamente gestita in appalto, smentendo peraltro gli impegni assunti con le istituzioni sulla difesa dell'occupazione.

La grave decisione di Unicoop introduce un cambiamento tale da far ritenere che sarà incrementata la presenza del lavoro dato in appalto, senza che, al di fuori di accordi applicati correttamente, sia posto un limite, con ciò predeterminando la possibilità che alla fine del percorso tutto il magazzino possa essere appaltato (già ora sono accentuati i rischi sulla sicurezza e carenze sulle pulizie dei reparti…)

Un evento che i lavoratori, la RSU e le Organizzazioni Sindacali intendono contrastare, assumendo tutte le iniziative opportune di mobilitazione, sostanziate dal fatto che, Unicoop, azienda cooperativa che dichiara ineludibile il rispetto dei sui valori fondativi, contraddice proprio l'etica sociale che quotidianamente esplicita, utilizzando forme di sfruttamento quali quelle imposte ai lavoratori degli appalti!

Appalti che, in genere, purtroppo corrispondono essenzialmente alla logica di abbattimento del costo del lavoro, conseguito attraverso minori tutele salariali e normative, un uso spregiudicato degli orari e forme di remunerazione che rasentano il cottimo; insomma sono vantaggiosi perché determinano un livello di sfruttamento che non è consentito dagli accordi in essere verso i lavoratori dell'azienda committente.

Inoltre nel magazzino operano lavoratori a Contratto a Termine che, da una operazione del genere, vedrebbero annullarsi la prospettiva dell'assunzione a Tempo Indeterminato, mentre si accentuano le preoccupazioni dei dipendenti del magazzino rispetto alla sicurezza non solo di mantenere forme di orario concordate negli accordi, ma anche di mantenere il posto di lavoro in questo centro logistico.

Su questa basi l'assemblea dei lavoratori del magazzino ritiene che Unicoop debba interrompere le procedure messe in atto, ristabilendo le regole contrattuali affinché garanzie e tutele tornino ad essere certe.

I lavoratori e le RSU del Magazzino, le OOSS Filcams, Fisascat e Uiltucs, con questo documento vogliono informare i lavoratori e le RSU del Gruppo Unicoop, in modo si determini la solidarietà a sostegno delle questioni poste al centro della mobilitazione.

Su queste basi, Martedì 8 Febbraio è indetto uno sciopero di 4 ore di tutti i lavoratori del Magazzino (reparti e uffici) con presidio in Via S. Reparata (davanti all'ingresso della sede), al quale saranno invitati gli organi d'informazione.

Approvato all'unanimità.

COMUNICAZIONE NUOVI TURNI DI LAVORO 26/01/2005

Alle
Rappresentanze Sindacali Unitarie
Di UNICOOP Firenze

Scandicci, 26-01-2005

OGGETTO: Comunicazione nuovi turni servizio Centro Distribuzione Merci di Scandicci

In adempimento del dovere d'informazione contrattualmente convenuto siamo a comunicare
Che, nel quadro ed in esecuzione degli accordi aziendali del 16 luglio 2001 e del 24 giugno 2003, al fine di ridurre i costi di gestione aziendale, coerentemente con la missione della Cooperativa di difendere il potere di acquisto dei propri soci e nell'interesse complessivo di salvaguardia dell'occupazione, si rende possibile limitare l'attività dei dipendenti del C.E.D.I., addetti nei reparti Generi Vari e Salumi/Latticini alla sola preparazione delle merci (picking e stoccaggio), al solo turno mattutino accogliendo, nel contempo, le domande proposte da alcuni dipendenti, occupati al Centro Distribuzione Merci stesso, tese ad ottenere una diversa collocazione in ambito aziendale.
Le economie programmate, in costanza dei livelli occupazionali aziendali, si rendono possibili a fronte dello spostamento delle prestazioni rese in turno notturno.

Conseguentemente si comunica che:

a) a far data dal giorno 31 Gennaio 2005 i Dipendenti UNICOOP addetti al Centro Distribuzioni Merci di Scandicci operanti nelle attività di movimentazione merci (picking e stoccaggio) dei reparti Generi Vari e Salumi/Latticini presteranno, normalmente, la loro attività lavorativa nei giorni da lunedì a sabato con una giornata di riposo infrasettimanale e come da orari esposti in bacheca;
b) contestualmente, sempre a far data dal giorno 31 gennaio 2005, l'appalto per l'attività di movimentazione delle merci nei reparti Generi Vari e Salumi/Latticini in essere presso il Centro Distribuzione Merci di Scandicci con la Cooperativa Facchinaggio e Trasporto Mercato Ortofrutticolo Novoli - C.F.T., anziché svolgerzi nel turno notturno, si svolgerà nel turno pomeridiano;
c) rimangono ferme ed invariate tutte le pattuizioni di cui agli accordi aziendali del 16 luglio 2001 e dek 24 giugno 2003.


Rimaniamo a disposizione per ogni ulteriore informazione di rito e con l'occasione porgiamo distinti saluti.

PIERO FORCONI

Direttore R.U.
Unicoop Firenze

MARCO COVELLI

Direttore Logistica

Unicoop Firenze

RINVIO ASSEMBLEA DEL 23/12/2004


A TUTTI I LAVORATORI

In seguito all'ASSEMBLEA dei reparti Generi Vari, Salumi e Latticini svolta in data 16/12/04 dove è stato prodotto un documento in cui si esponeva la nostra posizione rispetto al progetto aziendale e le nostre richieste in merito, l'Azienda nella persona del sig. Marco Covelli, Direttore della Logistica, ci ha convovato per il giorno 23 c.m. alle ore 14,00.

In virtù di questo l'ASSEMBLEA GENERALE prevista per il 23/12/04 è stata spostata in data 27/12/04.

Fermo restando la nostra irrevocabile posizione unitaria, siamo disponibili a rispondere alla convocazione pervenutaci.

Sarà nostro obbligo riferire immediatamente all'assemblea dei lavoratori l'oggetto e l'esito dell'incontro.


R.S.U. del Magazzino


DOCUMENTI RIGUARDANTI ALTRE REALTA' LAVORATIVE (PUNTI VENDITA, COOP ITALIA, IPERCOOP)


SFRUTTAMENTO A MARCHIO COOP

Volantino distribuito da "i precari Coop in lotta" (Coop Italia)


Lunedì 15 giugno no, gruppo di ex-precari (in quanto cacciati) COOP, ci troveremo a sostenere una vertenza per il diritto al posto di lavoro.
Gli attacchi che i lavoratori stanno subendo sono innumerevoli: precariato, appalti, contratti cooperativi dei più disparati hanno assorbito ormai la quasi totalità dei nuovi lavoratori, trasformando il mercato del lavoro in una giungla incontrollabile, dove stipendi da fame, orari disumani, disprezzo della dignità umana hanno preso il sopravvento, dove i diritti che i lavoratori si erano conquistati con anni di lotte durissime sono stati via via riassorbiti dai padroni.
La tendenza all'utilizzo del precariato come forma di sfruttamento, che comunque esiste da sempre, si è accentuata sul finire degli anni ottanta, quando l'uso dei contratti a termine diventava sempre più ricorrente, ma è stato il centro-sinistra, con il pacchetto Treu del 1997 a liberalizzare il lavoro interinale e precario; da allora per i lavoratori la ricerca del lavoro è diventata un incubo, e la legge Biagi appena entrata in vigore è stata la ciliegina sulla torta.
COOP ITALIA, in questo settore, non ha niente da invidiare a nessuno; si può anzi dire che ha fatto scuola su come prendere una persona, ridurla ad un automa, strizzarla come un limone, buttarla nel cesso e tirare lo sciacquone.
Infatti nei 5 magazzini dislocati tra Sesto, Cavalle e Prato, c'è tutto ciò che può venire in mente in fatto di precarietà: precari COOP, interinali di agenzie varie, appalti, sub-appalti, sub-sub-appalti e così via; i lavoratori vivono la loro giornata lavorativa in condizioni di sicurezza ridicole e all'insegna di una parola: ricatto; se non si ubbidisce agli ordini (che possono variare dall'andare a lavorare sette giorni su sette, magari di notte o fare 11/12 ore consecutive, per dire) i precari rischiano "l'agognato" rinnovo del contratto, gli interinali idem, i lavoratori delle Cooperative il posto di lavoro, che per gli immigrati (presenti in gran numero) vuol dire perdere anche permesso di soggiorno con quel che ne consegue.
Di fatto assistiamo a una situazione in cui ci sono precari che, di tre mesi in tre mesi, lavorano in COOP ITALIA per 5,7, anche 9 anni, sbalzati da un magazzino all'altro a seconda delle esigenze del padrone e con stipendi da fame (la favola che alla COOP si guadagna bene va smentita: lo stipendio d'ingresso è di 850 euro, per quelli degli appalti la situazione è ancora più drammatica…), in barba alle loro bandiere della pace appese ovunque e alle loro autocertificazioni di qualità.
Dopo tutti questi anni di precariato, con l'appoggio del CDLC-Comitato Difesa Lavoratori Cooperative (RDB) abbiamo fatto causa all'azienda per reclamare ciò che è giusto: lavoro fisso, stabilità economica, salari dignitosi, rispetto della persona.
E' chiedere troppo?
Per la COOP evidentemente sì, visto che la risposta è stata l'immediato allontanamento dall'azienda…

Precari COOP in lotta